Menti inquinate, inquinano mentendo
- Antonio Santamato
- 20 dic 2016
- Tempo di lettura: 2 min
Essere bugiardo è assai diverso dall'essere mentitore. Il primo è il più sincero di tutti ed è anche il più pericoloso, lui crede in ciò che dice, è senza pudore, il secondo sa che la menzogna nei propri confronti è l’alternativa a una realtà che non è capace di cambiare.
Puoi mentire a te stesso, ma sarai destinato a vivere nella menzogna e non saprai più scindere il mondo reale da quello irreale. Perderai prima te stesso e poi chi ti sta in torno.
Il più delle volte la menzogna ci aiuta a uscire da una situazione angusta, priva di senso e noiosa, mentiamo per accrescere il nostro ego - non accorgendoci che finiamo, così facendo, per svuotarlo – quindi, la menzogna deriva da una situazione di inferiorità nei confronti dell’interlocutore.
Il più delle volte a una grande menzogna ne seguono altre di minor rilevanza per accrescere la prima, è un processo che una volta instaurato va mantenuto tale, pena l’annullamento della personalità creata.
Mentiamo tutti, spudoratamente. Ma mentire è sbagliato?
Mentire ci piace, da un sollievo immediato, ma corrode l’animo.
E vuoi per inerzia, per destino o per i motivi più svariati, la menzogna è un nodo che viene al pettine. Gli effetti più gravi sono da registrare in chi ha creduto, ha sperato, che quella realtà non avesse macchia. Genera nell’altro un vuoto, un’inferiorità, che porterà anche quest’ultimo a mentire se ne avrà l’occasione.
Cerchiamo il consenso generale, anche se questo vuole dire la perdita incondizionata delle nostre libertà, perché molto più di quello che sappiamo e di quello che non sappiamo è importante ciò che non vogliamo sapere. Le persone vogliono che gli mostri ciò che vuoi, a loro non interessa come sei realmente.
Indossiamo una maschera per ogni occasione, per ogni persona. Non crediamo in ciò che siamo, crediamo che non verremo apprezzati, verremmo scartati.
Ma ciò che c’è di più vero è che viviamo ingabbiati.
Grazie per l'attenzione.
Antonio,
venti Dicembre, duemila sedici
pic by: @antoleosanta

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