Il Teatro seduce
- Antonio Santamato
- 9 nov 2016
- Tempo di lettura: 2 min
“Tutto il mondo è un teatro e tutti gli uomini e le donne non sono che attori: essi hanno le loro uscite e le loro entrate; e una stessa persona, nella sua vita, rappresenta diverse parti.” William Shakespeare

Dignità Autonome di Prostituzione "si fa ma non si dice." È il motiverò che intonano i due attori nel prologo dello spettacolo, rivolgendosi a ciò - che per antonomasia - da più piacere al mondo. La carne. Il gioco di trasgressione, sesso e piaceri carnali (e mentali) inscenati dal Papi, il regista Luciano Melchionna è un perfetto disordine. Gli attori, la gente del bordello, vendono i loro favori per pochi 'dollarini', appartandosi con i migliori offerenti. Una volta che il prezzo viene pattuito l’esibizione comincia. L'esibizione di ogni personaggio incomincia con il déshabillement di quest'ultimo (che adagia il suo vestito di scena per terra denudandosi), prima di incominciare un soliloquio, che nel caso di Panni Sporchi, viene scandito da una lancetta di orologio in una stanza con luci soffuse rosse. Le sue parole scandite dalla lancetta ti premono contro il muro, e come viti, stringono la morsa intorno ai paganti, mettendo il pubblico di fronte a paure ed inquietudini dell'essere umano. Un’esibizione, in crescendo, talvolta violenta come nel caso del Colla, culmina con un aneddoto sulla vita che sfuma inesorabilmente diventando un semplice racconto, ripetuto fino a quando ci sarà qualcuno che vorrà ascoltarlo. Le paure e le inquietudini sono parte integrante dello spettacolo, mascherate dalla perversione e dal senso di dimenticare la vita pensando solo a godersela, interpretato ad esempio da 'Lady Gratuita'. I personaggi, vogliono convincere loro stessi e il pubblico della loro verità. Una verità iniqua che lascia sempre presagire la morte come unica soluzione a una vita d'angoscia e di sofferenza - esempio la prestazione della 'Massaggiatrice' - alleviate dal bordello che consuma i pensieri, soffocandoli coi piaceri. Per questo spettacolo prendete il cervello e lasciatelo nel guardaroba per non pensare più a niente.
Buona visione!
Grazie per l'attenzione.
Antonio,
nove Novembre, duemilasedici

Pics by: @antoleosanta
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