A spasso per la vita.
- Antonio Santamato
- 3 nov 2016
- Tempo di lettura: 2 min
Ultimamente sono stato a Matera, ho deciso di evitare percorsi turistici e di immedesimarmi in un personaggio d'avventura alla ricerca del tesoro perduto. Girando tra il centro storico ho perso l'orientamento e mi sono trovato bloccato. Camminare, in un pellegrinaggio, non è soltanto un mezzo per arrivare da qualche parte: il camminare stesso diventa un fine, una forma di meditazione, un modo di essere, e il viaggio in sé diventa così altrettanto importante dell’arrivo. Non sapendo dove andare ho deciso di continuare a addentrarmi, conscio del fatto che prima o poi avrei dovuto trovare un uscita: tra viuzze, vicoli e dedali sembrava d'essere in un labirinto, alla ricerca della via d'uscita, come fosse impersonata dalla bella Arianna.
Ebbene, io credo che la salvezza sia dietro l'angolo, a due passi dal momento in cui decidiamo di mollare e restare chiusi dentro di noi. L'animo umano è un labirinto di strade, nelle quali è nascosta tanta bellezza, bisogna avere il coraggio di lasciarsi esplorare, di aprire il proprio cuore e di mettere da parte l'orgoglio.
Aprire non significa far entrare cani e gatti, ma significa selezionare le persone che sanno guardare nel nostro labirinto e scovare la bellezza che si cela in un ognuno di noi.
A volte, apriamo troppo il nostro cuore a persone che non meritano di entrare, che portano tanto scompiglio per nulla, devastando le certezze costruite,
Ogni volta che inciampiamo, alziamo le nostre mura, con la coscienza che restare isolati possa essere l'unica soluzione, più ci chiudiamo in noi più ci sarà difficile lasciare entrare qualcuno, e ci convinceremo della buona riuscita dei nostri piani, dimenticando quanta meraviglia decidiamo di lasciare aldilà della nostra inquietudine. Rinunciare ad amare per paura di soffrire sarebbe come rinunciare a vivere per paura di morire.
Calvino rilevò un'acuta verità, "Quando decidi di alzare un muro pensa a cosa lasci fuori."
Io, caro lettore, non conosco i segreti della vita, e sono felice che sia così, altrimenti sai che noia mortale.
Photo by: @antoleosanta

Grazie per l'attenzione.
Antonio,
tre Novembre, duemilasedici
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